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Cominciamo con l’ammettere che l’intera idea di associazione ad una chiesa sembri a molta gente come poco producente. Non è molto bello, e forse anche è elitario dire che qualcuno sta dentro e altri fuori? Possiamo andare cosí lontano da dire che è anche non biblico e forse non Cristiano. Alla fine degli Atti degli Apostoli 2 semplicemente si legge che “ il Signore aggiunse al loro numero” (cioè alla chiesa) quelli che saranno salvati. Non è ancora, negli Atti degli Apostoli 8, che si legge di un ufficiale del governo d’Etiopia che aveva viaggiato in Palestina e di ritorno a casa sul suo carro, leggeva il profeta Isaia. Filippo fu mandato dallo Spirito Santo ad incontrarlo ed a parlare con lui; l'uomo credette e fu battezzato. In quel caso, non divenne l’Etiopico automaticamente un membro della chiesa?

I. Comandamento-Fobia dell’Associazione

Tutto ciò è molto piú importante di quanto si creda oggi. Infatti, sono convinto che avere un diritto è il passo verso la rivitalizzazione delle nostre chiese, l’evangelizzazione della nostra nazione, portando avanti la causa di Cristo nel mondo, ed in questo modo portare gloria a Dio!

Gli evangelisti americani hanno un disperato bisogno di ricredere e riconsiderare questo modello, specialmente i nostri compagni di chiesa della Convenzione Battista del Sud. Secondo uno studio di qualche anno fa fatto dalla stessa Chiesa Battista del Sud, una tipica Chiesa Battista del sud ha 233 membri di cui 70 assistenti al servizio religioso della domenica mattina. La mia domanda è: dove sono gli altri 163 membri? Sono a casa ammalati, o a riposare, o a scuola, o in vacanza o prestando servizio militare? Qualcuno sicuramente, ma proprio tutti i 163? Tutto ciò quale considerazione ci porta a fare circa la Cristianità nel mondo? Quale significato dobbiamo dare all’importanza della Cristianità nelle nostre vite? E cosa dire dello stato spirituale di quella gente, se non sono stati in chiesa da un mese o anche di piú? La loro non assistenza è realmente qualcosa che ci riguarda? Per comprendere questo dobbiamo prima fare una una domanda: “ Cosa realmente è una chiesa?”

II. Cosa realmente è una Chiesa?

La Chiesa non è un edificio

Con la parola chiesa non vogliamo riferirci ad una specifica organizzazione religiosa. Non ci riferiamo, per esempio, alle chiese Buddiste od alle chiese Ebree. Per chiesa non intendiamo essenzialmente un edificio; questo significato è solo secondario. L’edificio è semplicemente dove la chiesa incontra, riunisce, e da qui il nome puritano del New England per l’edificio della chiesa: “ casa per gli incontri, casa per riunioni.” Le piú nuove chiese del New England appaiono come grandi case viste da fuori. È esattamente la Casa dove la chiesa si riunisce.

La chiesa è chiaramente definita come comunità

Secondo il Nuovo Testamento, la chiesa è, in primis, una regolare assemblea di persone che professano ed evidenziano che sono stati salvati solo dalla grazia di Dio, attraverso la sola fede in Cristo, per la sola gloria di Dio. Questo è ciò che è la chiesa nel Nuovo Testamento e non è un edificio. I primi Cristiani non ebbero nessun edificio per almeno trecento anni prima che la chiesa cominciasse. Fin dai primi tempi, quindi, le chiese Cristiane locali furono chiaramente solo delle congregazioni di particolari persone. Alcune persone sarebbero state riconosciute come facenti parte di queste assemblee ed altre chiaramente come estranee ad esse.

Nel Nuovo Testamento

Da qui proviene la censura di Gesú in Matteo 18 e nella prima lettera ai Corinzi 5 di Paolo, che prevede l’esclusione di un individuo non già da una comunità politica, bensì da una comunità sociale. Non si sa con sicurezza se mai fosse esistita una lista materiale dei membri nei primi tempi della Cristianità, anche se si può supporne esistenza. L’idea non è così stravagante. Si è a conoscenza che la prima chiesa aveva le liste delle vedove, sappiamo che Dio Stesso è rappresentato con una lista di coloro iscritti nel Libro della Vita della chiesa universale. E sappiamo, anche, dalla Seconda Lettera ai Corinzi 2, che sia Paolo che i Corinzi identificavano chiaramente una maggioranza di un certo tipo di persone che sapevano essere membri di una chiesa, per esempio quelli che avevano diritto di voto.

Nel Vecchio Testamento

Il pensiero di una ben definita comunità di persone è centrale per l’azione di Dio sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento. Dal lavoro di Dio fatto con Noè e la sua famiglia, fino ad Abramo ed i suoi discendenti, alla nazione di Israele, alla chiesa nel Nuovo Testamento, Dio scelse di mantenere distinte e chiaramente separate le persone cui mostrare il Suo Essere. L’intenzione di Dio è sempre stata quella di avere una linea certa e definita per distinguere coloro che credono in Lui da coloro che non credono.

I Battisti sono storicamente unici nel loro intendimento

Questo concetto di chiesa come una comunità raccolta è ciò che distingue i Cristiani Battisti dagli altri. Ai tempi della Riforma le relazioni tra Stato e Chiesa sono state sia precluse che complicate. Le differenti regole della Chiesa e dello Stato spesso portarono conseguenze fatali per gli uni e gli altri. Era dato per scontato che chiunque nascesse entro i confini di una giurisdizione politica fosse membro di quella chiesa di stato. L’atto del Battesimo dei credenti al tempo della Riforma portó questa associazione alle sue vere radici di Battisti, al pensiero espresso nel Nuovo Testamento di una chiesa concepita come una congregazione di coloro che professavano materialmente e davano mostra di rigenerazione.

Una nota a lato per gli storici

Una interessante annotazione per gli storici: La chiesa come una comunità solenne di credenti è un importante contributo che i Battisti, in modo particolare, hanno dato alla libertà religiosa nel nostro Paese. Questo potrebbe sorprendervi. Qualcuno vede al giorno d’oggi i Battisti come una forza di oscuro, oppressivo, religioso totalitarismo. Ma tutto questo è storicamente ben lungi dal vero, ed è terribilmente ironico. Per alcuni versi, la libertà con cui qualcuno scrive e parla del nostro essere intolleranti, è protetta dalla molta comprensione della chiesa che noi, Cristiani Battisti, abbiamo sostenuto in questo Paese per tre secoli. La chiesa non è qualcosa riservata a te ed ad ogni membro della tua famiglia per discendenza fisica naturale, od in virtú dell'essere cittadino di questa nazione. No, il Nuovo Testamento insegna che la chiesa è per i credenti. Per questo noi sosteniamo leggi che in questo Paese diano garanzia di libertà necessaria affinchè questa chiesa possa operare senza costrizioni. I Battisti non sono, quindi, votati ad un nuovo status della chiesa in America, anzi ne siamo dei sinceri nemici. Il nostro intendere la chiesa non ce lo permette. Noi sosteniamo l’evangelizzazione della nazione attraverso chiese che siano libere di cooperare insieme per il Vangelo di Gesù Cristo. E una chiesa è una riunione locale di Cristiani devoti a Cristo ed al prossimo.

III. Perchè unirsi ad una Chiesa?

L ’Importanza della Domanda

Questo è molto importante per le nostre chiese, e per noi come Cristiani di oggi. È un termine cruciale per capire cosa Cristo vi chiede come discepolo Suo. Aggregarsi alla chiesa non vi salverà di più di quanto possa salvarvi il vostro ben fatto lavoro, la vostra educazione, la vostra cultura, le vostre amicizie, i vostri contributi, o il vostro battesimo. I non Cristiani non sarebbero in grado di aggregarsi alla chiesa se non per imparare di più su cosa significhi essere un Cristiano. Cosa significa vivere una vita Cristiana? Possiamo con le sole nostre forze vivere una vita Cristiana?

Cinque ragioni per unirsi alla Chiesa

Ci sono molte altre buone domande che potremmo porre per determinare il nostro bisogno di una chiesa, ma lasciate che vi esponga cinque buone ragioni per aggregarsi alla chiesa che predica il Vangelo ed i modelli del vivere da cristiano.

1. Assicurazione per se stessi

Non dovreste, voi, aggregarvi alla chiesa per ottenere la salvazione, ma aggregarvi per essere aiutati nella certezza di essere salvati. Ricordate le parole di Gesú nel Vangelo di Giovanni?:

Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quegli è che mi ama. E chi ama me, sarà amato dal Padre mio, ed anch’io l’amerò e gli manifesterò me stesso. Se osservate i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre Mio e rimango nel Suo amore…. Voi sieti miei amici, se fate quello che vi comando…. Beati voi se, conoscendo queste cose, le metterete in pratica.

L’unirsi alla chiesa, ci mette nella posizione in cui chiediamo ai nostri fratelli e sorelle di accudirci per vivere in completo accordo con quello che diciamo. Domandiamo loro di incoraggiarci sempre ricordando a noi i modi, che essi hanno visto, con i quali Dio entra nelle nostre vite, ed altre volte, invece, ci ammoniscano quando ci stiamo allontanando dall'obbedienza a Lui dovuta. La vostra associazione ad una chiesa locale è la pubblica testimonianza data alla congregazione che la vostra vita mostra segni di rigenerazione. L’aggregarsi ad una chiesa locale non vi assicura di essere salvati, ma è un riflesso della salvazione. E se non c’è riflesso, come potremo conoscere ciò che la salvazione richiede?

Quando si diventa membri della chiesa, ci afferriamo le mani gli uni con gli altri per conoscere ed essere conosciuti, e per aiutarci ed incoraggiarci l’un l’altro quando abbiamo bisogno di ricordare l’opera di Dio nelle nostre vite, o per farci notare le più grandi discrepanze tra il nostro dire ed il nostro fare.

2. Evangelizzare il mondo

Potrete aggregarvi ad una chiesa locale anche per l'amore all'evangelizzazione del mondo. Insieme possiamo diffondere meglio il Vangelo sia all’interno che all’esterno. Possiamo farlo con le nostre parole, sia condividendo il messaggio di buone nuove con gli altri, sia aiutare gli altri a farlo essi stessi. Una chiesa locale è, per sua stessa natura, una organizzazione missionaria.

Possiamo fare ciò con le nostre azioni, lavorando per insegnare l’amore di Dio, conoscendo da vicino i bisogni fisici degli orfani, dei malati, dei bambini, o degli invalidi. Attraverso la nostra comunità di chiese possiamo aiutare la diffusione del Vangelo nel mondo, e mettendo a disposizione milioni di dollari e migliaia di volontari per aiutare chi ha immediati bisogni fisici come le vittime di disastri, necessità di educazione, e altre innumerevoli bisogna. Anche con tutte le nostre imperfezioni, se lo spirito di Dio genuinamente risiede in noi, Egli userà le nostre vite e le nostre parole per aiutarci a dimostrare agli altri la verità del Suo Vangelo. Questo è un ruolo speciale che non avremo in Paradiso. Questo è uno speciale privilegio della chiesa terrena oggi – essere parte del piano di Dio, per portare il Suo Vangelo nel mondo.

3. Smascheramento dei falsi vangeli

Dio ci richiede di stare insieme in questo impegno a smascherare i falsi vangeli. È attraverso il nostro comune cammino di Cristiani che mostriamo al mondo cosa veramente sia la Cristianità. Nelle nostre chiese, noi sveliamo i messaggi e le immagini che pretendono di essere Cristianità biblica, ma che, in realtà, non lo sono. In più, non può essere che alcuni di quelli che non sono membri di chiese evangeliche, non lo sono semplicemente perchè essi realmente non credono nel Vangelo stesso? Parte della missione della chiesa è riconoscere e difendere il vero Vangelo e prevenirne le perversioni. Dobbiamo intendere che quella parte del nostro lavoro nell’evangelizzazione può essere benissimo non solo presentare positivamente il Vangelo di Gesù Cristo, ma anche smantellare le cattive, confuse, distorte testimonianze che sono sorte come chiese Cristiane, che, in effetti, confondono il Vangelo più di quanto lo confermino.

4. Edificazione della Chiesa

La quarta ragione per aggregarsi alla chiesa è l’edificazione o la costruzione della chiesa. L’unione alla chiesa aiuterà a contrastare il nostro errato individualismo e ci aiuterà a realizzare la natura corporativa della Cristianità. Quando si studia il Nuovo Testamento si evince che le nostre vite Cristiane devono essere dedicate all’attenzione ed alla comprensione del prossimo. Questa è una parte di ciò che significa essere un Cristiano. Ed anche se imperfettamente, siamo comandati a farlo. Noi intendiamo incoraggiare fin dalla più tenera età la rettitudine, l'amore, l’altruismo e l’amore verso Cristo. Durante le nostre lezioni ai membri della nostra chiesa, spesso racconto la storia di quell’amico che lavorava per un ministero Cristiano di un campus, e assisteva ai servizi religiosi in una chiesa di cui io ero membro. Arrivava sempre dopo il canto degli inni, ascoltava il sermone e poi se ne andava. Un giorno gli domandai perché non assistesse all'intero servizio. “Bene,” disse, “ non ricavo niente dal resto del servizio". “Hai mai pensato di unirti alla chiesa?”, gli risposi. Egli pensò che fosse una domanda assurda. Disse, “ Perché mai dovrei unirmi alla chiesa?” “Se mi unissi a loro, penso io, che mi ritarderebbero spiritualmente”. Quando disse questo io mi domandai se egli avesse mai compreso cosa significasse essere Cristiano. Replicai: “ Hai mai considerato che forse Dio vuole che tu comunichi con queste altre persone? Sicuramente, essi potrebbero ritardarti, ma tu potresti aiutarli a velocizzarsi. Forse è parte del piano di Dio per noi che si viva insieme come Cristiani!"

5. La Gloria di Dio

Infine, un Cristiano dovrebbe unirsi alla chiesa per la gloria di Dio. Pietro scrisse ad alcuni dei primi Cristiani, “La vostra condotta tra i pagani sia irreprensibile, perché mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre opere buone, giungano a glorificare Dio nel giorno del giudizio,” (Prima Lettera di Pietro 2:12). Straordinario, no? Ma , ancora, voi potete dire che Pietro aveva ascoltato l’insegnamento del Suo Maestro. Voi ricorderete cosa Gesú aveva insegnato nel Discorso sulla Montagna. “Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché, vedendo le vostre buone opere, diano lode al Padre Vostro che è nei cieli”. Se questa verità sulle vostre vite è valida individualmente, non è molto sorprendente vedere che la Parola di Dio spiega che questo è anche il caso delle nostre vite insieme come Cristiani. Dio intende che il modo con cui ci amiamo l’un con l’altro ci identificherà come seguitori di Cristo. Ricordarsi delle famose parole di Gesú in Giovanni 13:34-35, " Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni con gli altri; come io ho amato voi, anche voi amatevi gli uni con gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri.” Le nostre vite insieme sono improntate alla Sua e per portare a Lui lode e gloria.

IV. Requisiti per l’associazione alla Chiesa

Dato che siamo in un mondo in decadenza, e, come minimo siamo legati parzialmente ad esso, come possiamo determinare chi sia e chi non sia membro di una particolare chiesa? Chi è dentro e chi sta fuori?

Battesimo

Primo, per essere membro di una chiesa, dovete essere stato battezzato come un credente nella confessione dei vostri peccati e come professione di pentimento degli stessi e credere solo in Cristo per ottenere la vostra salvazione. Le Scritture ricordano in Matteo 28 il chiaro comandamento di Gesú a battezzare coloro che diventano discepoli. Con il libro degli Atti degli Apostoli, vediamo che i discepoli comprendono ed obbediscono a questo comandamento.

Crediamo, noi, che il Battesimo è riservato a coloro che hanno fatto una cosciente professione di fede in Cristo. Con ciò, noi crediamo che sia un errore di dottrina somministrare il battesimo ai neonati. Lasciate che vi illustri cinque ragioni per questo nostro credo.

1) Nessuno è in disaccordo con chi crede nel battesimo. Il dibattito è centrato sul battesimo ai neonati. 2) Non ci sono chiari esempi nel Nuovo Testamento di battesimo infantile. 3) Non ci sono chiari insegnamenti nel Nuovo Testamento sul battesimo dei bambini. 4) Il Nuovo Testamento non parla in nessun luogo di un parallelismo tra la circoncisione fisica ed il battesimo fisico. In effetti, nella Lettera ai Colossesi 2 si trova un parallelismo esatto della circoncisione spirituale con il battesimo fisico, che sarebbe a dire, la circoncisione del cuore con il battesimo fisico. Questo farebbe da supporto all’idea di battezzare solo coloro che mostrano evidenza di essere rinati. 5) Storicamente, il battesimo infantile non si trova nel Nuovo Testamento, e nemmeno in Didache, un primitivo manuale sul culto Cristiano del secondo secolo. Non esiste nessuna fonte certa di ciò nel primo secolo e tantomeno nel secondo. Nel terzo secolo, troviamo una fonte certa di battesimo infantile, ma non il battesimo infantile di cui argomentano alcuni amici appartenenti alla chiesa Protestante Riformata. È piuttosto simile a quello che la chiesa Cattolica Romana insegna oggi- e cioè che in realtà gli effetti del battesimo sono il nostro rinascere, la nostra rigenerazione, la nostra salvazione. L’idea del battesimo infantile, come insegnano alcuni degli appartenenti alla chiesa Protestante Riformata, in effetti, non appare fino al momento in cui altri protestanti, nel 1520, reintrodussero la pratica del battesimo del credente. Fu, in realtà, Huldrich Zwingli che per primo portò avanti l’idea che il battesimo infantile non fosse né salvifico né rigenerativo.
Testimonianze Bibliche sul Battesimo del Credente

Il presupposto di Paolo nelle sue Lettere sembra essere che coloro che sono stati battezzati hanno esperimentato una nuova vita ( Romani 6), coloro che hanno avuto il loro cuore circonciso (Colossesi 2). Il battesimo, quindi, è essenziale per entrare a far parte di una chiesa perché se una persona pretendesse essere ammessa in una chiesa solo per rifiutare tale chiaro comandamento di Cristo, questa persona non battezzata che reclamasse seguire Cristo, semplicemente sarebbe disciplinata fino a che avesse deciso o di seguire i comandamenti di Cristo o smettere di avere dalla chiesa l'approvazione alla sua richiesta di seguire Cristo. Non ci sarà niente di quello che Gesú possa chiederti che sia più facile del Battesimo.

La Cena del Signore

L’essere membro di una chiesa significa essere presenti alla Cena del Signore, l’Eucaristia. Questo significa essenzialmente, che voi continuate ad essere un Cristiano. Le Scritture riportano il comandamento di Gesú ai Suoi discepoli di consumare la cena con pane e vino come Egli disse con Sue proprie parole circa il pane “ in ricordo di me”. Presa la coppa di vino Egli disse: “ Fate questo, ogni volte che berrete, in memoria di me”. Sappiamo dalla prima lettera ai Corinzi di Paolo, che questo venne fatto allora e continuato ad essere fatto dai Cristiani confessi fin da quel tempo. L’aspetto della chiesa verso l’Eucaristia è quello simbolico della chiesa come punto di ritrovo per coloro che si nutrono della fede in Cristo.

Presenza

L'essere un membro della chiesa significa essere regolarmente presente agli incontri pubblici. La presenza è forse il nostro piú fondato dovere verso gli altri. Come dice lo spesso citato Ebrei 10:25 “Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda; tanto piú che potete vedere come il Giorno si avvicina”. Se il Nuovo testamento usa l’immagine della chiesa come un edificio, allora noi siamo i suoi mattoni; se la chiesa è un corpo, allora noi siamo le sue membra; se la chiesa è la casa della fede, ciò presume che noi, allora, siamo parte di quella casa. La pecora sta nel gregge, ed i rami sull’albero. Biblicamente, se una persona è Cristiana, essa deve essere membro di una chiesa. E questa aggregazione non è semplicemente una nota di una dichiarazione fatta tempo addietro o un affetto verso un luogo familiare. Deve essere la riflessione di un impegno di vita la regolare presenza, altrimenti è senza valore e, peggio che senza valore, è pericoloso.

Membri non coinvolti confondono sia i membri reali che i non Cristiani su ciò che significa essere un Cristiano. E noi membri “attivi” non facciamo nessun bene ai membri “inattivi” quando permettiamo loro di continuare ad essere membri della Chiesa; l’aggregazione è il sostegno congiunto della chiesa stessa per la salvazione di una persona. Dobbiamo capire questo: far parte di una chiesa è la testimonianza congiunta della stessa chiesa sulla salvazione di un membro. Quindi, come può una congregazione testimoniare onestamente che qualcuno invisibile ad essa stia vivendo con fede?

Nella nostra propria chiesa, stiamo cercando costantemente di identificare coloro che semplicemente si sono allontanati dall’assistenza ai servizi religiosi e tentiamo o di riportarli alla chiesa o curarli in modo speciale ( se per esempio stanno facendo il servizio militare o sono all'università, o impossibilitati ad uscir di casa per una malattia). Se qualcuno è nella possibilità di andare in chiesa, il nostro intento deve essere che lascino il più presto possibile la chiesa stessa, affinchè ciò li esorti ad assistere ai servizi religiosi quando ne hanno la possibilità.

Disciplina

Un altro chiaro aspetto dell’aggregazione ad una chiesa è quello che abbiamo già menzionato: la disciplina. Da quello che Gesú insegna in Matteo 18, ed in Paolo nella I lettera ai Corinzi 5 ed ai Galati 6, si desume che è indiscutibile che una delle funzioni di una famiglia in una chiesa locale è di creare vincoli che escludano le persone che non desiderano essere escluse dalla congregazione. Per informazioni ulteriori su questo tema vitale, ma negletto, vedere il lavoro di Jay Adams, Handbook of Church Discipline (Zondervan, 1986) e Mark Dever ed, Polity: Biblical Arguments on How to Conduct Church Life (Center for Church Reform, 2001). Adams affronta il tema dal punto di vista Presbitariano, mentre il secondo libro è un'insieme de dieci volumi dei primi Battisti. Anche se i due libri esaminano il tema della disciplina da punti di vista politici della chiesa differenti, esistono sostanziali coincidenze tra di loro. Entrambi i lavori possono essere utili ad ogni pastore o capo della chiesa.

Amore

L’amore deve vedersi nei membri della chiesa. In Giovanni 13, Gesú disse ai Suoi Apostoli: “ Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni con gli altri; come io ho amato voi, anche voi amatevi gli uni con gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni gli altri” (Giovanni 13:35). Se qualcuno che si considera cristiano non si relaziona con altri cristiani per amore, dovrebbe rivedere attentamente quello che si legge nella Prima Lettera di San Giovanni 4:20: “Se qualcuno dice, ' Io amo Dio' e odia suo fratello, è un bugiardo. Poiché chiunque non ami suo fratello, che può vedere, mai potrà amare Dio, che non può vedere”. Data la nostra propensione ad ingannarci, a sopravvalutare la nostra propria bontà, dobbiamo ringraziare il Signore perché ci ha dato questi mezzi per misurare il nostro orgoglio e la nostra cecità. Dare e ricevere l’amore di Dio fà chiaramente parte dell’insegnamento della Bibbia su cosa significhi essere membro di una chiesa, e facciamo questo ogni qualvolta facciamo donazioni per supportare il ministero, o quando accogliamo calorosamente persone sconosciute.

Molte, molte cose derivano da questo in una chiesa locale. Per esempio, chiediamo ai membri della nostra chiesa di firmare una dichiarazione di fede ed un atto pubblico, una dichiarazione di come si comporterà questa persona tra di noi. Ci aspettiamo che i membri preghino per la chiesa, che diano supporto finanziario alla chiesa, e che partecipino al ministero della chiesa. Il Battesimo, l'Eucaristia, la Presenza, La Disciplina e l’Amore sono parte del cuore dei membri della chiesa locale. Per cui, amico mio Cristiano, non andare semplicemente in chiesa (anche se devi), ma unisciti alla chiesa. Aggiungi la tua forza a quella di altri Cristiani.

Cerca una chiesa alla quale tu possa unirti e fallo cosicchè i non Cristiani sentano e vedano il Vangelo, perchè si abbia attenzione per i più deboli, perchè i Cristiani più forti canalizzino le loro energie nella giusta maniera, affinchè i capi della Chiesa si vedano incoraggiati ed aiutati, per la Gloria di Dio.

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