Nine Marks of a Healthy Church/Expositional Preaching/it

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Defi nizione di predicazione espositiva

Occorre iniziare dal punto in cui Dio ha iniziato con noi: dalle Sue parole. Così è derivata la nostra salute spirituale e così verrà anche la salute spirituale delle nostre chiese. L’impegno nella predicazione espositiva, uno dei più antichi metodi di predicazione, è particolarmente importante per chiunque abbia una posizione di responsabilità nella chiesa ed in particolare per il pastore della chiesa. Questo genere di predicazione ha come scopo esporre ciò che insegna un particolare brano delle Scritture, spie gandone accuratamente il signifi cato ed applicandolo alla chiesa locale (vedi Nehemia 8:8). Ci sono, ovviamente, molti altri generi di predicazione. I sermoni inerenti ad argomenti specifi ci, ad esempio, raggruppano l’insegnamento di tutti i passi biblici su di un singolo argomento, come la preghiera o l’offerta. Le predicazioni biografi che affrontano la vita dei personaggi biblici e li descrivono per dimostrare la grazia di Dio ed offrire esempi di fede e fedeltà. La predicazione espositiva, invece, è qualcos’altro: è la spiegazione e l’applicazione di una particolare porzione della Parola di Dio.

La predicazione espositiva non è essenzialmente uno stile

La predicazione espositiva presuppone credere nell’autorità delle Scritture, ma è qualcosa di più.

L’impegno alla predicazione espositiva è un impegno all’ascolto della Parola di Dio. Anche ai profeti dell’Antico Testamento e agli apostoli del Nuovo Testamento non fu dato soltanto l’incarico di andare e di predicare, ma ricevettero un messaggio specifi co, per questo oggi i predicatori cristiani hanno autorità di parlare da parte di Dio fi n tanto che pronunciano le Sue parole. Così l’autorità della predicazione espositiva inizia e fi nisce con le Scritture. Talvolta si può confondere la predicazione espositiva come lo stile preferito di un certo predicatore, ma non si tratta sostanzialmente di uno stile. Come altri hanno osservato, la predicazione espositiva non è tanto il modo in cui ci esprimiamo, quanto il modo in cui decidiamo quello che dobbiamo dire. Non è caratterizzata da una forma particolare, ma da un contenuto biblico.

Sottomissione alla Parola di Dio, non alla conoscenza del predicatore

Possiamo accettare l’autorità della Parola di Dio e professare anche che la Bibbia non sbaglia mai, ma se non predichiamo in modo espositivo (indipendentemente dalle nostre intenzioni), non predicheremo mai più di quanto già conosciamo. Un predicatore può prendere un passo delle Scritture per esortare chi lo ascolta su un argomento importante, senza predicare realmente sul tema di quel passo. Quando questo accade, il predicatore e l’assemblea ascolteranno dalle Scritture soltanto quello che sanno già.

Quando invece predichiamo un passo delle Scritture nel suo contesto, in modo espositivo, prendendo il tema di quel passo come soggetto del messaggio, ascoltiamo da Dio cose che inizialmente non pensavamo di ascoltare. Dall’iniziale chiamata al ravvedimento a quegli aspetti della nostra vita rispetto ai quali lo Spirito, recentemente, ci ha convinti di peccato, la nostra salvezza consiste nell’ascoltare Dio come non avremmo mai immaginato prima. Questa sottomissione pratica alla Parola di Dio, deve essere evidente nel ministero di un predicatore. Non vi confondete: è in primo luogo responsabilità della chiesa locale fare in modo che sia così. (Lo testimonia Gesù, per quanto attiene chi ascolta, in Matteo 18 e Paolo in 2 Timoteo 4). Una chiesa non deve mai incaricare di svolgere un ruolo di supervisione spirituale del gregge, chi non dimostra un concreto impegno nell’ascolto e nell’insegnamento della Parola di Dio. Fare altrimenti, signifi cherebbe inevitabilmente ostacolare lo sviluppo della chiesa, incoraggiarla praticamente a crescere soltanto al livello del pastore. In tal caso, la chiesa si omologherebbe lentamente al suo modo di pensare, anziché al modo di pensare di Dio.

Dio ha sempre creato il Suo popolo mediante la Sua Parola

È sempre stata la Parola di Dio a creare il popolo di Dio. Dalla creazione in Genesi 1 alla chiamata di Abrahamo in Genesi 12, dalla visione della valle delle ossa secche in Ezechiele 37 alla venuta della Parola vivente, Dio ha sempre creato il Suo popolo mediante la Sua Parola. Come scrisse Paolo ai Romani: “La fede viene da ciò che si ascolta, e ciò che si ascolta viene dalla parola di Cristo” (Romani 10:17) e come l’apostolo scrisse ai Corinzi: “Poiché il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza, è piaciuto a Dio, nella sua sapienza, di salvare i credenti con la pazzia della predicazione” (1 Corinzi 1:21).

In una chiesa, una sana predicazione espositiva è spesso una fonte di crescita. Nell’esperienza di Martin Lutero, questa accuratezza rispetto alla Parola di Dio rappresentò l’inizio della riforma. Anche noi dobbiamo impegnarci nell’essere chiese continuamente riformate secondo la Parola di Dio.

Una volta, mentre insegnavo in un corso della durata di un giorno sul Puritanesimo in una chiesa di Londra, accennai che i sermoni puritani talvolta duravano due ore. Una persona, rimasta stupita, domandò: “Quanto tempo lasciavano per l’adorazione?” Quella domanda presupponeva che l’ascolto della Parola di Dio non fosse adorazione. Risposi che molti di quei cristiani protestanti inglesi consideravano l’ascolto della Parola di Dio nella loro lingua e l’obbedienza ad essa come la parte essenziale dell’adorazione.

A paragone, il tempo dedicato a cantare insieme li avrebbe preoccupati ben poco.

La centralità della Parola di Dio predicata

Le nostre chiese devono recuperare la centralità della Parola rispetto all’adorazione. L’ascolto e l’obbedienza alla Parola di Dio può includere la lode ed il ringraziamento, la confessione e la proclamazione e ciascuna di queste cose può essere fatta anche, ma non necessariamente, con il canto. Una chiesa fondata sulla musica, o su di un qualsiasi altro stile di adorazione, è una chiesa costruita sulle sabbie mobili. La predicazione è la componente fondamentale della conduzione pastorale.

Prega per il tuo pastore, affi nché s’impegni a studiare rigorosamente le Scritture, con accuratezza e con zelo e perché Dio lo guidi nella comprensione della Parola, nell’applicazione di essa nella sua vita e nella chiesa (vedi Luca 24:27; Atti 6:4; Efesini 6:19-20). Se sei un pastore, prega per queste cose. Prega anche per gli altri che predicano ed insegnano la Parola di Dio. Infi ne, prega che le nostre chiese s’impegnino nell’ascolto della Parola di Dio predicata in modo espositivo, affi nché il programma di ogni chiesa sia modellato in modo crescente dal programma di Dio, secondo le Scritture.

L’impegno per la predicazione espositiva è un tratto caratteristico di una chiesa sana. 

DOMANDE PER LA RIFLESSIONE

  1. Leggi Nehemia 8:7-8. Che cosa dice la Bibbia che fecero i Leviti per il popolo, quando lessero il Libro della Legge? Nel versetto 12 è scritto che dopo la riunione, il popolo se ne andò celebrando con grande gioia. Secondo questo passo, perché celebravano?
  2. L’autore defi nisce la predicazione espositiva come “una spiegazione ed un’applicazione di una porzione particolare della Parola di Dio”. Esponi questa defi nizione con parole tue. Che cosa distingue la predicazione espositiva da altri generi di predicazione, come la predicazione tematica e biografi ca?
  3. In Atti 20:27, Paolo dice agli Efesini che egli si è sforzato di predicare loro “tutto il consiglio di Dio”. Nel riconoscere che il nostro lavoro di leader della chiesa è fare la stessa cosa per i nostri membri, in che modo la predicazione espositiva può giovare al nostro impegno di presentare “tutto il consiglio di Dio”? Quale pericolo corriamo, se non prendiamo “il tema del passo come soggetto del messaggio”?
  4. Dal primo capitolo della Genesi al Nuovo Testamento, Dio ha sempre creato il Suo popolo mediante la Sua Parola. Leggi Romani 10:17 e 1 Corinzi 1:21. Che cosa utilizza Dio per condurre il Suo popolo alla fede salvifi ca in Cristo? Che cosa ci dice della considerazione che dovremmo avere per la Parola di Dio nelle nostre chiese? In che modo si può dimostrare questa considerazione nella nostra predicazione?
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