Nine Marks of a Healthy Church/A Concern for Promoting Christian Discipleship and Growth/it

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Revision as of 20:10, 23 July 2008 by Kirstenyee (Talk | contribs)
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La crescita cristiana

Un altro tratto distintivo di una chiesa sana è un profondo impegno a favore della crescita della chiesa, non semplicemente per un incremento numerico, ma per la crescita dei membri. Oggi c’è chi ritiene che si possa essere dei “credenti bambini” per la vita intera. La crescita è considerata come qualcosa in più, un “optional” per discepoli particolarmente zelanti. La crescita, invece, è un segno di vita. Gli alberi che crescono sono alberi vivi e gli animali che crescono sono animali che vivono. La crescita comporta un accrescimento ed un avanzamento. In molti settori della nostra esperienza, quando qualcosa smette di crescere, muore.

Paolo sperava che i Corinzi sarebbero cresciuti nella fede cristiana (2 Corinzi 10:15). Egli sperava che gli Efesini sarebbero cresciuti “in ogni cosa verso colui che è il capo, cioè Cristo” (Efesini 4:15; cfr. Colossesi 1:10; 2 Tessalonicesi 1:3). Pietro esortò alcuni dei primi Cristiani, dicendo: “Come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza” (1 Pietro 2:2). Per i pastori è una tentazione ridurre le loro chiese a delle statistiche di frequenze, battesimi, offerte e numero dei membri, nelle quali la crescita sia solo un diagramma; tuttavia queste statistiche sono ben lungi dalla vera crescita che Paolo descrive e che Dio desidera.

La santità è una prova della crescita

Nel suo I sentimenti religiosi, Jonathan Edwards suggerì che la vera crescita nel discepolato cristiano non è, in defi nitiva, una mera esaltazione, un uso crescente di un linguaggio religioso o una crescente conoscenza delle Scritture. Non si tratta neppure di un’evidente crescita nella gioia o nell’amore, oppure nell’impegno a favore della chiesa. Anche la crescita nello zelo e nella lode a Dio e nella fede non sono prove infallibili di una vera crescita cristiana, l’unico segno visibile e certo è una vita di crescente santità, radicata nella negazione cristiana di sé. La chiesa dovrebbe essere contrassegnata da un impegno vitale verso questo genere di crescente devozione nella vita dei propri membri.

Trascurare la disciplina ostacola la crescita

Come abbiamo visto riguardo al settimo tratto distintivo di una chiesa sana, una delle conseguenze involontarie che derivano dal trascurare una giusta disciplina da parte della chiesa, è una maggiore diffi coltà nel far crescere i discepoli. In una chiesa indiscipli nata, gli esempi non sono chiari ed i modelli sono confusi. Non c’è giardiniere che parta con l’idea di seminare erbaccia. Le erbacce, di per sé, sono indesiderabili e possono avere effetti negativi sulle piante che le circondano. Il piano di Dio per la chiesa locale non ci consente di lasciar crescere indisturbate le erbacce.

Una comunità che cresce insieme

Le buone infl uenze, in una comunità d’alleanza di credenti, possono essere, nelle mani di Dio, strumenti di crescita per il Suo popolo. Quando il popolo di Dio è edifi cato e cresce insieme nella santità e in un amore che si dona, la sua capacità di amministrare la disciplina e d’incoraggiare il discepolato dovrebbe crescere. La chiesa ha il dovere di essere uno strumento per la crescita nella grazia del popolo di Dio. Se invece è un luogo dove si pensa soltanto ciò che pensa il pastore, dove si mette in discussione Dio più di quanto Lo si adori, dove il Vangelo è annacquato e l’evangelizzazione è snaturata, dove l’appartenenza alla chiesa è resa priva di senso e si consente al culto mondano della personalità di crescere intorno al pastore, allora è diffi cile attendersi di trovare una comunità coesiva e edifi cante. Una chiesa simile certamente non glorifi ca Dio.

Manifestazioni di crescita

Dio è glorifi cato da chiese che crescono. Questa crescita può manifestarsi in molte maniere diverse: in un crescente numero di persone chiamate alle missioni, in membri anziani che iniziano ad avere un nuovo senso di responsabilità nell’evangelizzazione, in molti membri giovani che partecipano ai funerali semplicemente per amore nei confronti dei membri più anziani, in più preghiera e nel desiderio di più predicazione, in incontri di chiesa caratterizzate da un autentico dialogo spirituale, in maggiori offerte, in donatori che donano in una maniera più sacrifi cale, in più membri che condividono il Vangelo con gli altri, in genitori che riscoprono la loro responsabilità di educare i propri fi gli nella fede. Questi sono soltanto alcuni esempi del tipo di crescita nella chiesa per la quale i credenti devono pregare e per la quale devono lavorare.

Dio è glorifi cato nella crescita

Quando vediamo veramente una chiesa composta di membri che crescono ad immagine di Cristo, chi ne ottiene credito o gloria? “Dio ha fatto crescere; quindi colui che pianta e colui che annaffi a non sono nulla: Dio fa crescere!” (1 Corinzi 3:6b-7, cfr. Colossesi 2:19). Per questa ragione la benedizione fi nale di Pietro ai primi cristiani, ai quali scrisse, fu una preghiera espressa in modo imperativo: “Crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen” (2 Pietro 3:18). Potremmo pensare che la nostra crescita porti gloria a noi stessi, ma Pietro sapeva di meglio. “Avendo una buona condotta fra gli stranieri, affi nché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà” (1 Pietro 2:12). Ovviamente ricordava le parole di Gesù: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affi nché vedano le vostre buone opere”. Certamente potremmo pensare che sia naturale cadere nella trappola dell’autocompiacimento, ma Gesù continuò: “E glorifi chino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:16). Lavorare per promuovere il discepolato e la crescita cristiana è un altro tratto distintivo di una chiesa sana.

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